DVD “Sette poesie in Lingua dei Segni Italiana (LIS)” di Rosaria e Giuseppe Giuranna, curate da Elena Pizzuto e Tommaso Russo Cardona.
Poesie contenute nel DVD (rese disponibili grazie al LaCAM dell’ISTC – CNR, su https://www.istc.cnr.it/it/10minuti_LaCAM_bis)
– Musica
Questa poesia mostra come le persone sorde trovino nell’ambiente che li circonda diverse forme di ritmo, non solo “sonoro” o vibrazionale ma anche visivo, e smentisce alcuni dei pregiudizi più diffusi sulla relazione che molte persone sorde possono avere con la musica. (LaCAM, 2020)
– Sogno
Si inizia con un sogno, si cerca di realizzarlo e ci si riesce ma… È un monito a non farsi rubare la vita da un’ambizione smisurata. (LaCAM, 2020)
– Incidente
Probabilmente gli appassionati di moto faranno un bel po’ di gesti scaramantici nel vederla, tuttavia è innegabile che ciò che rimane impresso di quest’opera di Giuseppe Giuranna siano proprio la composizione delle varie sequenze e delle transizioni da una all’altra scena, molto dinamiche e cinematografiche.
Infatti, Giuseppe ha poi continuato a perfezionare questo suo stile poetico, il “visual vernacular”, una forma di poesia molto apprezzata dalle varie comunità segnanti nel mondo. (LaCAM, 2020)
– Haiku
Il titolo è dovuto alla estrema brevità di questa composizione di Rosaria, che riesce a dire molte cose in pochi istanti. (LaCAM, 2020)
– DTS
Per chi non lo conoscesse, il DTS (“Dispositivo Telefonico per Sordi”) veniva usato prima dei fax, prima della diffusione di internet, degli SMS e della videotelefonia mobile. All’epoca, era anche l’unico modo di comunicare al telefono con altre persone sorde. Questa poesia descrive meravigliosamente il rapporto d’amore-odio che spesso si aveva con tale dispositivo, e non solo. (LaCAM, 2020)
– Orologio
Una poesia ciclica, ritmica e magica, per raccontare un evento inatteso ed inaspettato che interrompe e sospende il tran-tran quotidiano. (LaCAM, 2020)
– Grazie
Una poesia a quattro mani o, meglio, un duetto. Riteniamo che verrà apprezzata molto dalla comunità segnante italiana dato che si tratta praticamente di un inno alla Lingua dei Segni Italiana. Per la ragione del titolo… provate a guardare la poesia fino alla fine. (LaCAM, 2020)